Cosa vedere a Palermo in un giorno da crocierista

Storia, cultura, buon cibo: un itinerario di un giorno per visitare alcune bellezze dello splendido capoluogo siciliano. Ecco cosa vedere a Palermo

Visitarla tutta in un giorno è impossibile, ma qui troverai qualche suggerimento su cosa vedere a Palermo per portare a casa un pezzo di questa splendida città. Storia, cultura, buon cibo e tanta bella gente, ti innamorerai sicuramente.

Il capoluogo siciliano è ricco di monumenti, chiese e opere d’arte. Il centro storico è stato dichiarato, nel 2015, Patrimonio dell’Unesco. Per non parlare della tradizione culinaria e dei piatti tipici siciliani: cannolo, cassata, arancino e una fresca granita, non si può non assaggiarli!

Palermo conserva ancora oggi tutta l’eredità dei popoli che l’hanno attraversata, dai fenici ai greci, dagli arabi ai normanni. Fondata dai fenici nel 734 a.C. in epoca antica fu conquistata da Romani, Bizantini e Normanni, che le hanno conferito il suo particolarissimo fascino di città moderna e multiculturale. Ecco cosa vedere a Palermo.

Itinerario di un giorno a Palermo partendo dal porto

Teatro Politeama

Da via Amari arrivi in Piazza Ruggero Settimo, dove il Teatro Politeama domina con la sua forma circolare e la sua maestosità. Fu il primo costruito in città da Giuseppe Damiani Almeyda e fu inaugurato nel 1874. Di ispirazione classica, con due ordini di arcate, la struttura cilindrica ricorda il Pantheon romano. L’ingresso è costituito da un arco di trionfo sormontato dalla quadriga bronzea di Apollo, con affianco una coppia di cavalli bronzei. La grande sala a forma di cavallo ospita 5000 spettatori.

Teatro Massimo

Spostandoti sulla vicina via Ruggero Settimo, strada dedicata allo shopping, arrivi al Teatro Massimo, uno dei monumenti più visitati e fotografati di Palermo.Fu inaugurato nel 1897 con Falstaff di Giuseppe Verdi. Ricorda un tempio greco, grazie allo stile neoclassico. I due gruppi bronzei con i leoni che fiancheggiano la maestosa scalinata raffigurano la Tragedia e la Lirica. La facciata è riccamente decorata e in alto l’edificio è sovrastato da un’enorme cupola emisferica. Anche l’interno è decorato e dipinto. È uno dei più importanti teatri d’Europa grazie ad un’acustica a dir poco perfetta, ed il terzo più grande dopo l’Opéra National di Parigi e la Staatsoper di Vienna.

Chiesa di San Domenico

Splendida chiesa barocca situata nella piazza omonima, fu edificata tra il 1458 e il 1480, poi abbattuta e ricostruita su progetto dell’architetto domenicano Andrea Cirrincione nel 1640. La facciata dai colori bianco e ocra, invece, risale al 1726. È considerata la chiesa più importante della città dopo la Cattedrale. L’esterno è caratterizzato da due campanili che ne slanciano la figura ed è abbellita da colonne e alcune statue in stucco raffiguranti santi e papi domenicani. L’interno è sempre in stile barocco, ma più sobrio. La pianta è a croce latina con tre navate divise da sedici colonne. Dietro l’altare maggiore, in corrispondenza dell’abside centrale, vi è il maestoso coro ligneo in noce scolpito.


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Cattedrale

Imboccato corso Vittorio Emanuele si presenta davanti agli occhi grande e maestosa la Cattedrale, dedicata alla Vergine Maria. Un vero capolavoro di arte siciliana, entrata a far parte, nel 2015, nel Patrimonio UNESCO. La costruzione iniziò nel 1170, su quella preesistente danneggiata dal terremoto del 1169. L’edificio fu,poi, consacrato nel 1185 in onore di Maria Santissima Assunta. La Cattedrale ha subito, attraverso i secoli, continui rimaneggiamenti, restauri, aggiunte e modifiche. Il portico rimarca fortemente i caratteri stilistici dell’architettura catalana in gotico fiorito. Le tre arcate, di forma arabeggiante, fiancheggiate da due torri laterali, sono sovrastate da un grande timpano con elementi scultorei che raffigurano animali in movimento, figure vegetali e antropomorfe “l’albero della vita”. All’interno spiccano l’altare del Crocifisso, la cappella di Santa Rosalia e le tombe reali, tra cui quella di Federico II di Svevia.

Porta Nuova

Lasciata la Cattedrale alle spalle arrivi a Porta Nuova che è stata per secoli il più importante accesso a Palermo via terra. Fu costruita per un motivo prettamente commemorativo: ricorda la vittoria di Carlo V d’Asburgo sui turchi.  Distrutta da un temporale nel 1667 fu ricostruita due anni dopo. L’edificio, che affascina per il suo loggiato cinquecentesco, si ispira ai monumenti trionfali romani antichi, ma anche alla tarda architettura rinascimentale con larghi influssi manieristici.


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Ovviamente tra una sosta e l’altra non dimenticare di fare uno spuntino e assaggiare una delle tante delizie palermitane.